martedì 4 marzo 2008

dire pane al pane


l'odore del pane appena sfornato ti rimane impresso nelle narici per sempre, basta un accenno nell'aria e ti tornano in mente tutte le sensazioni legate a questo profumo, una sorta di imprinting che ti ha marchiato la prima volta che lo hai sentito. Quando il pane è caldo te lo mangeresti, anzi direi te lo mangi anche così senza nessun companatico. Faccio una gran fatica a rinunciare a lui, mi ricordo da bambina la merenda era pane e olio, o panzanella o pane e ciaiuscolo che mia nonna portava dal paese, quella sorta di salsiccia che si può spalmare, lei usava il cosidetto indiano, a casa nostra si compravano invece ciriole o rosette, la mattina arrivano croccanti e mio padre ci spalmava su burro e marmellata, era quella la colazione, i biscotti non erano proprio previsti, in campagna invece si comprava il terni, un filone di pane sciapo che si manteva per giorni dentro la madia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Well written article.